Un nome

Un nome. Un nome per ogni persona, ed una persona per ogni nome. Conosco una persona. Anzi ne conosco tante, ma solo una persona che conosco non avrebbe potuto avere altro nome all’infuori di quello che ha. Belle. Lei non avrebbe potuto chiamarsi diversamente. Ci sono delle volte in cui dal nome capisci tutto di chi lo porta, volte in cui delle semplici lettere messe l’una affianco all’altra sono molto di più che una parola. Sono il sunto di un’intera vita, la regola di un’esistenza, la promessa di un’anima. Di Belle avevo ho capito tutto. Guardandola ho capito perché non avrebbe potuto chiamarsi diversamente.  Ascoltandola ho capito perché si chiamasse così. Non è una questione di capelli, mani, labbra, occhi, di seni, corpo o forme. Si tratta di lei. E’ per via di ciò che ha dentro. Già, perché in certe occasioni, di certe persone, vedi prima ciò che hanno dentro. Portano in sé mondi talmente incontenibili che finiscono per avvolgerli, ricoprirli, nasconderli e quasi eclissarli. E’ il dentro che copre il fuori, ed è il fuori che custodisce il dentro. Un paradosso che non capirò mai. Un paradosso racchiuso in un solo nome. Un nome significa molto. Belle significa molto. Da un nome si possono capire molte cose, ed io non ho capito niente.

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